Ad essere rappresentato più spesso in quanto emblema della capitale è il celebre Rugantino, il simbolo della maschera romana, che incarna i pregi e difetti il popolo romano. Nato verso la fine del 1700 da un autore sconosciuto, nella primissima versione indossava i panni di una guardia giurata, con il cappello da gendarme come sua caricatura, ma paradossalmente veniva identificato anche come il capo dei briganti. Successivamente la maschera ha subito un'evoluzione, finendo per personificare il ragazzone conosciuto come “er bullo de Trastevere”, un personaggio tipico romanesco arrogante e strafottente. E’ facile trovare a Roma qualche locale dove vengono cantate le note canzoni della commedia musicale dedicata proprio a Rugantino. Il Carnevale romano, dallo spirito coinvolgente e “caciarone” che lo caratterizza, si offre con le maschere nate dalla cultura popolare e i carri realizzati con la tecnologia di oggi, insieme a sbandieratori e figuranti in costume che si accostano alla voglia di assaporare i dolci tipici. Tra le golosità più conosciute ecco le castagnole alla romana, ovvero le morbide palline di pasta fritta passate nello zucchero, i bocconotti, pasticcini di pasta frolla ripieni di ricotta, cannella e frutta candita e le frappe, squisite sfoglie friabili e sottili spolverate di zucchero a velo, fritte o al forno.